Chi sono

Psicologa orientata al benessere e allo sviluppo delle potenzialità in ambito personale, professionale e sportivo.

Infanzia e Adolescenza

Nata a Lecco il 19 luglio del 1983, vivo la mia infanzia e parte della mia adolescenza in Valsassina; a scuola ci andavo con lo scuolabus, con le amiche giocavo per lo più in cortile, chiamandoci l’un l’altra dai balconi di casa, e d’inverno la neve copriva le strade.

In prima media con mamma e papà ci trasferiamo a Lecco, anche se ancora per molti anni i week end e parte delle vacanze rimangono in Valsassina; non sono anni semplici, la vita in città, seppur di provincia, ha ritmi e sapori differenti.

La sensazione prevalente in questi anni è quella di “non appartenenza”, né a una realtà dalla quale mi stavo staccando, né a quella che stavo vivendo, sensazione che aumenta poi con l’università e gli anni di lavoro a Milano, sensazione che contribuisce a definire una personalità che ama il cambiamento e le sfide.

La mia famiglia mi trasmette tre valori fondamentali: famiglia, lavoro, responsabilità ed è intorno a questi capisaldi che cerco di costruire la mia vita, facendo tuttavia i conti in giovane età con un’autostima a volte vacillante e una tendenza al perfezionismo, sulle quali lavorerò duramente negli anni successivi.

Gli anni dell’Università

Finito il Liceo Linguistico decido di studiare Psicologia, ma è solo con l’ingresso nel mondo del lavoro che capisco che credere in sé stessi e accettarsi per quel che si è, lasciando da parte il perfezionismo, sono i primi passi per trovare il proprio equilibrio e costruire una professionalità vincente.

Ci lavoro duramente, per anni. L’esservi riuscita è una delle più grandi soddisfazioni della mia vita.

Frequento la Facoltà di Psicologia all’Università Cattolica e sono anni di grandissime soddisfazioni, studio tanto e raccolgo tanto, anche se ancora non so bene cosa farò da grande: sono incuriosita dalle relazioni famigliari, dalla psicologia della comunicazione, dalla psicologia del lavoro e dall’ambito giuridico.

Ancora non ho una direzione e le prime esperienze professionali tra tirocini e stage sono variegate e hanno la finalità di aiutarmi a comprendere.

Il problema non era tanto che una cosa non mi piacesse, quanto che scegliendo una strada, avrei dovuto necessariamente rinunciare ad un’altra.

La scelta professionale tra Personalità e Passioni

Proseguendo le esperienze si sono accumulate, le idee chiarite, mi è rimasta la ricchezza di un percorso formativo e professionale variegato che in comune ha l’attenzione alle persone, alla loro crescita e allo sviluppo delle loro potenzialità.

Cosa significa?

Aiuto le persone a definire i propri obiettivi, a focalizzare le proprie risorse e a costruire strategie efficaci per modificare le proprie abitudini, apportare cambiamenti significativi e affrontare i problemi con una nuova forma mentis.

Amo le persone e le loro storie, la fotografia e la scrittura, lo sport e le sfide della vita, li ho miscelati nella mia formazione e nella mia esperienza, creando quello che voglio essere: una psicologa orientata al benessere e allo sviluppo delle potenzialità, un aiuto concreto nel superamento delle difficoltà, che amo definire sfide, e nel raggiungimento non solo dei propri obiettivi, ma del proprio benessere.

A questa sintesi ci sono arrivata nel tempo, collezionando esperienze professionali e di vita diversificate, perché non so voi, ma io cosa volevo fare da grande, l’ho capito da grande.

Ed è stato solo in età adulta che ho compreso come il bagaglio di esperienze accumulate, che lungo il percorso sembravano disconnesse, in realtà portavano ad unico traguardo.

La mia professionalità è oggi lo specchio della mia personalità e delle mie passioni.

La verità è che non potrei mai fare ogni giorno la stessa identica cosa.

Non amo le etichette e tantomeno avere confini troppo definiti.

Amo sperimentare e mixare le competenze acquisite, usando ciò che è utile e funzionale nel qui ed ora del momento in base agli obiettivi e alle caratteristiche delle persone che seguo.

Ritengo che la curiosità sia condizione fondamentale alla crescita e così ogni giorno cerco di imparare qualcosa di nuovo: dai libri, dagli articoli, dai corsi che frequento e soprattutto dalle persone che incontro.

La mia conquista più grande, come ho già detto, è stata quella di iniziare a credere in me stessa, al crescere delle competenze aumentava l’autostima, ed è questo che ha iniziato a fare la differenza e mi ha permesso di delineare nella mia mente il mio fine professionale.

“Se non credi in te stesso, nessuno lo farà per te” è il mio mantra.

Dove sono Oggi

Oggi ho la fortuna di poter fare quello che amo in tre differenti aree di intervento:

Psicologia dello Sport

Da piccolina non amavo la competizione, ma amavo lo sport.

Troppa paura di confrontarmi con gli altri, troppa paura di non essere all’altezza, troppa poca fiducia nelle mie capacità.

Quanto conta tutto questo? Semplicemente tutto!

Una cosa che però mi riconosco e che nella vita mi è stata e mi è tuttora fondamentale è la capacità di uscire dalle mie zone di comfort.

Ti fa paura la competizione? Iscriviti a una gara. Ti fa paura parlare in pubblico? Trova occasioni per farlo. Ti fa paura il giudizio degli altri? Esponiti.

Alle occasioni non ho mai detto di no, anzi molto spesso le ho ricercate e non mi sono mai tirata indietro per paura, anche quando ne avevo molta.

È cosi che ho conquistato fiducia in me.

La passione per la danza, prima classica, poi moderna&jazz, mi ha fatta mettere in gioco per lunghi anni: il confronto con le altre ballerine e il palcoscenico sono stati una scuola di vita.

Lo sci ha accompagnato (e accompagna), ogni mio week end invernale; l’equitazione è stata una parentesi, così come lo sono stati il windsurf e il kitesurf; sono diventata Istruttrice Fitness e ho lavorato nelle palestre negli anni dell’Università; runner improvvisata lo sono stata; il Crossfit mi ha aiutata a scaricare stress; lo yoga mi ha rilassata; la mountain bike è l’ultima passione nata.

Insomma, lo sport nella mia vita non è mai mancato.

Qualche anno fa ho frequentato due anni di Pratictionner e Master di PNL Sistemica presso la scuola Modelli di Comunicazione e successivamente un Master in Psicologia dello Sport; questa formazione di base è accompagnata da continui aggiornamenti e integrata con le esperienze accumulate nell’ambito della consulenza aziendale.

Perchè la psicologia dello Sport?

Perché la mente è un acceleratore di risultati.

Autostima, motivazione, determinazione, perseveranza, gestione dell’ansia e dello stress, resilienza, capacità di porsi i giusti obiettivi e molte altre sono competenze fondamentali per un’atleta o una squadra di qualunque livello e al pari delle capacità fisiche possono essere allenate.

Per un approfondimento visita la pagina relativa ai servizi.

Sostegno Psicologico

In ambito “clinico” il mio interesse si è rivolto all’affiancamento delle persone in momenti transitori di difficoltà: una separazione, un cambio di lavoro, una difficoltà comunicativa con il partner… e cosi ho scelto di formarmi con una scuola di counseling.

Non sono una psicoterapeuta. Non lavoro con disturbi d’ansia, di personalità o depressioni.

Sono quella che amo definire una psicologa del benessere: aiuto gli altri ad aiutarsi, riscoprendo le proprie risorse e riprendendo le redini della propria vita.

Gli anni dell’Università e le prime esperienze professionali mi hanno portata vicina al mondo delle relazioni: la famiglia, la coppia e la genitorialità.

Ho lavorato come tirocinante in un centro di adozioni internazionali e successivamente in un consultorio a Milano.

Un master in Mediazione famigliare, in anni più recenti, ha completato il cerchio.

L’esperienza nella selezione del personale e nella formazione aziendale, mi portano vicina anche alle tematiche relative al mondo professionale, dai cambi di lavoro alla gestione dello stress.

Metodologicamente sono vicina ad un approccio cognitivo comportamentale integrato da una visione sistemica e dall’impiego di tecniche di rilassamento e visualizzazione.

Nel 2016 insieme ad una collega Psicologa e Psicoterapeuta e amica da tanti anni decido di aprire lo studio Related – Studio di Psicologia e Psicoterapia con sede a Lecco e Milano.

Insieme a noi un’altra collega Psicologa e Psicoterapeuta, esperta in Infanzia e Adolescenza.

Lo studio, grazie all’integrazione tra le nostre diverse professionalità, copre differenti aree di intervento: Psicologia del benessere e Counseling, Psicoterapia individuale e di coppia, Mediazione Famigliare, Psicologia dell’infanzia e dell’Adolescenza e segue alcuni progetti in rete ad altri professionisti.

Related ha inoltre l’ambizioso obiettivo di promuovere una cultura della psicologia e della figura dello psicologo attraverso gli articoli del suo blog.

E’ un qualcosa che mi sta particolarmente a cuore, perché culturalmente siamo ancora troppo lontani dal vedere lo psicologo come un valido sostegno nei momenti di difficoltà, come un supporto per raggiungere maggiori livelli di consapevolezza e benessere.

Si tende ancora a credere che lo psicologo sia “colui che cura i matti” ed è decisamente ora di scardinare questi vecchi pregiudizi.

Il cambiamento deve partire da noi, è nostra responsabilità far capire chi siamo e di cosa ci occupiamo.

PSICOLOGIA DEL LAVORO E DELLE ORGANIZZAZIONI

Nel 2008 inizio a collaborare con Cegos, multinazionale francese che si occupa di selezione, formazione e consulenza alle aziende.

Affianco i consulenti senior nella realizzazione di progetti formativi sulle aree comportamentale e commerciale, inizio a visitare qualche cliente, a capirne le esigenze e a rispondervi con progetti studiati su misura.

E’ una vendita complessa, che richiederà anni per essere appresa e interiorizzata.

Dalla formazione mi sposto poi sulla selezione del personale, entrando nel team di Cegos Search: è a partire dal recruiting e dalle valutazioni di potenziale che inizio davvero a mettere le basi per la mia professione nella consulenza aziendale.

Sono anni di grande crescita: il recruiting mi porta a conoscere molti professionisti e le selezioni diventano una scuola di vita; si impara a relazionarsi con persone senior, ad ascoltare e rispondere in modo adeguato alle esigenze dei clienti; si conoscono le professioni, il mercato e le aziende.

A quell’epoca sono ancora junior e ho bisogno di “farmi le ossa”.

Decido di lasciare Cegos e provare a fare la commerciale nelle APL; non è il mio lavoro, non è il mio ambiente, ma “bussare alle porte” ed essere misurata sui numeri ti forma il carattere. Lo faccio per tre anni, tre anni di palestra, una formazione sul campo di cui a posteriori capisco il grande valore.

Nel 2013 entro in Execo con tantissima voglia di tornare nel “mio mondo” ed una maggiore consapevolezza della mia professionalità.

Sono anni di formazione continua, in primis perché Execo all’epoca era una start-up e chiunque abbia vissuto una start-up sa bene di cosa sto parlando.

Qui imparo di nuovo tutto, anche ciò che già sapevo, perché ci sono sempre modi differenti per fare la stessa cosa: dall’attività commerciale al marketing, dalla creazione di progetti formativi al loro sviluppo, dalla gestione delle partnership alla conduzione di career coaching e assessment.

Soprattutto imparo che le idee vanno falsificate, che l’ascolto è alla base di tutto, che non esistono soluzioni standard e che il mondo si sta incasinando, ma è in questo casino che noi possiamo fare la differenza.

Le mie esperienze, solo apparentemente cosi diverse, in realtà sono strettamente connesse, con molteplici punti di comunicazione tra l’una e l’altra ed una base comune: il lavoro con le persone e per la crescita delle persone.