Spesso accade che la performance in gara sia decisamente sottotono rispetto a quanto avviene in allenamento.

Come mai succede?

Di certo la gara è un evento che porta con sé un carico emotivo maggiore, rispetto ad un allenamento, e conseguentemente un maggior stress da dover gestire, ma non è solo questo ad influenzare la prestazione; infatti molto dipende da dove dirigiamo la nostra attenzione. 

L’attenzione è infatti selettiva, ovvero dipende dalla concentrazione dell’osservatore.

In allenamento gli atleti fanno quello che l’allenatore dice loro, concentrandosi su gesti specifici, ovvero spostando la propria attenzione al gesto tecnico da migliorare in quel preciso momento.

In gara dovrebbe funzionare allo stesso modo, l’attenzione dovrebbe essere rivolta a ciò che si sta facendo nel qui ed ora, ma essere totalmente presenti a se stessi nel presente con sensazioni, emozioni, pensieri e azioni perfettamente allineate, non è semplice, soprattutto quando abbiamo un carico emotivo maggiore. 

In gara l’allenatore da delle indicazioni agli atleti, ma quello che avviene più spesso rispetto all’allenamento è che all’atleta capita di perdere la concentrazione, la propria attenzione si sposta dalla prestazione a un qualcosa d’altro di distraente che spesso ha a che vedere con il risultato; se il pensiero si sposta al risultato finale dell’azione, vincere o perdere, è inevitabile che l’attenzione sfugga e la conseguenza è un calo immediato della prestazione.

I campioni sono in grado di rimanere concentrati sulla prestazione e in caso di distrazioni riescono a riprendere il comando della propria mente in brevissimo tempo.

Come?  Non ci sono trucchi per farlo, ma ci sono tecniche di allenamento come la Mindfulness che ci aiutano a rafforzare questo fondamentale aspetto mentale.

Risulta quindi fondamentale allenare la propria mente a rimanere focalizzata nel presente di ciò che si sta facendo.

Semplici esercizi quotidiani possono aiutarci a perfezionare la capacità di concentrazione togliendo alla nostra testa il “pilota automatico”, ricordate che siamo noi a comandare la nostra mente e non viceversa!